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NutriLetter#3 – Olio di cocco, carne e tiroide

La primavera si avvicina, e mi auguro la vostra tiroide sia in forma per accompagnare il risveglio metabolico che in questo periodo vive uno dei momenti più delicati dell’anno. 

Il passaggio dall’inverno alla primavera è infatti per molti di noi un momento critico, accompagnato da spossatezza, gonfiore, cali di memoria, irritabilità e insonnia. 

Tutte sensazioni apparentemente inspiegabili, che in realtà sono dovute a lievi e fisiologiche alterazioni del nostro equilibrio endocrino.
In questo contesto la tiroide balza al primo posto per richiesta di attenzioni, in virtù della sua funzione chiave nel metabolismo ormonale.

Da molti anni sono appassionata di tutto ciò che ruota intorno alla tiroide e i consigli che sto per darvi possono valere non solo per l’arrivo della primavera ma anche per sostenerla durante un periodo di stress, a prescindere dalla causa.

  1. Valutate l’eventuale integrazione di zinco, selenio e iodio, micronutrienti indispensabili per la funzionalità tiroidea. 
  2. Aumentate l’apporto di pesce, soprattutto quello azzurro: sardine, alici, sgombri e in generale pesce pescato e non allevato. Aggiungete qua e là qualche alga (kombu, wakame, kelp… potete scoprirle tutte su questo sito: www.algheria.it, io ne ho ordinate diverse e mi sto divertendo a provarle) senza superare i 2-4 g al giorno e solo se non avete mai sofferto di ipertiroidismo.
  3. Alternate le noci brasiliane al resto della frutta secca in guscio: sono ricchissime di selenio. Io trovo queste ottime.
  4. Evitate per un periodo di 2-4 settimane glutine, alcol, formaggi vaccini e tutti i prodotti a base di soja. Non si tratta di alimenti “cattivi” a prescindere, ma mettono alla prova l’equilibrio tiroideo e dunque una loro momentanea assenza non potrà che far bene. 

Tip #1
Ricordate che avrei fatto il giorno di scarico durante l’ultima settimana di febbraio? 
Avevo deciso di basarlo su grassi buoni (avocado, olio e.v.o., semi di zucca) e verdure (finocchi e carciofi crudi, cime di rapa ripassate) e per dare un boost all’ossidazione lipidica – cioè al consumo di grassi endogeni – ho aggiunto mezzo cucchiaino di olio di cocco alla mia tazza di caffè nero americano, miscelando con un frullino elettrico per far sciogliere bene.

Non solo è stato buonissimo, ma mi sono sentita molto energica sia durante l’allenamento fatto poco dopo sia nel corso della giornata.
Da allora lo sto assumendo spesso, anche adesso mentre vi scrivo.
 
Vi starete chiedendo “perché proprio l’olio di cocco?” 
Ebbene è l’alimento più ricco di MCT, cioè i trigliceridi a catena media, piccole molecole lipidiche che bypassano il metabolismo digestivo dei grassi e vanno dritti ai mitocondri (le centrali energetiche delle nostre cellule) dove possono essere ossidati in modo estremamente efficace, fornendo così una spinta alla produzione di energia. 
 
In altre parole, una fonte di grassi sani che comunica all’organismo un segnale molto chiaro: “brucia i tuoi grassi interni”. Se lo fate come prima cosa post-risveglio, in assenza di zuccheri e cibo solido, è ancora più efficace. 
Potete aggiungerlo a the o caffè o assumerne un cucchiaino tout court.
 
Dove lo trovate? Ormai quasi ovunque, sia online sia nei negozi bio. Il mio preferito è questo: Coconut Merchant
Vi raccomando di comprarlo biologico extravergine e di tenerlo lontano da fonti di calore, in piena estate in frigorifero. 

Tip #2 
Questo tip è per chi ama la carne.
 
Premessa: la carne fa male? 
Argomento complesso, ahimé non bastano poche righe per affrontarlo. Mi è capitato di parlarne con molti di voi e proverò di seguito a sintetizzare il mio pensiero.
 
Io mangio poca carne ma di qualità elevata, in particolare manzo o vitello grass-fed, pollo biologico e occasionalmente selvaggina e maiale semi-brado. 
 
La “carne” di cui si deve avere più timore non è quella fresca proveniente da animali allevati al pascolo e nutriti ad erba (e non a cereali – ndr il manzo è un animale erbivoro) bensì la gran parte delle carni conservate: insaccati, affettati e le indefinibili carni in scatola. Certo, in Italia abbiamo prodotti d’eccellenza anche in quel settore, ma a causa dell’uso di nitriti e nitrati come conservanti è bene limitarne l’uso. 
 
Per il consumo casalingo vi esorto a non comprare carni qualsiasi e di scegliere sempre prodotti di qualità, verificandone provenienza e appartenenza a filiere certificate.
 
Personalmente da tre anni mi servo quasi esclusivamente da Marco&Elisa, la migliore macelleria di carne grass-fed che conosco. Si trova a Torino e spedisce in tutta Italia mediante un servizio di trasporto refrigerato e adeguato imballaggio (confezioni sottovuoto in box isolanti di polistirolo con ghiaccio). 
 
Ecco il sito del loro store online: www.marcoelisastore.it
Ho fatto attivare un piccolo Codice Sconto per voi, che non avrà mai scadenza. 

Per i Milanesi, infine, consiglio altre tre macellerie dove poter trovare carne che risponde ai criteri sopra citati:
Macelleria Sirtori in via Paolo Sarpi (carne da allevamento biodinamico)
Macelleria Popolare in Darsena (carne biologica grass-fed)
Macelleria Masseroni in zona Porta Genova.
 
In una prossima NutriLetter vedremo come cuocere la carne senza renderla tossica per l’organismo.
 
Anche per oggi è tutto, torno presto con news su pane, bevande vegetali, formaggi senza lattosio e molto altro. Se avete richieste le accolgo con piacere.
 
In health,
Wanda

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