NutriLetter#33 🌱 Biohacking – Gambe in forma – Cibi da evitare a cena
Bentrovati miei cari lettori,
inizio questa NutriLetter con un annuncio che mi emoziona non poco!
Sarò di parte, è vero, ma tengo davvero tanto a presentarvi il nuovo progetto di divulgazione di mio marito, che ormai tutti conoscete come Nicola Triglione.
Dopo mesi di lavoro e preparativi ha finalmente aperto il suo canale YouTube.
A questo link trovate i primi sei video in cui parla di come gestire al meglio lo stress, heart rate variability (HRV), magnesio e altro ancora. Ed è solo l’inizio!
Per presentare il suo progetto ha anche scritto una guida per trasformare la salute, avere più energia e incrementare le performance in 28 giorni.
Il titolo parla da solo: “Migliora il tuo stile di vita in 4 step” e potete scaricarla gratuitamente a questo link.
Il mio invito è quello di leggerla e metterla in pratica.
Scaricando la guida riceverete inoltre le sue pillole di biohacking ogni domenica mattina, un appuntamento esclusivo per migliorare il vostro stile di vita.
TIP#1 – Gambe leggere: i benefici del drenaggio linfatico La ritenzione linfatica è dovuta a un’inefficienza del sistema linfatico e può accompagnarsi alla stasi venosa, ossia il rallentamento della circolazione sanguigna nelle vene. Sovrappeso, obesità , eccesso di grasso corporeo viscerale, sedentarietà , dieta ricca di zuccheri, cibi confezionati e conservanti sono tutti fattori di rischio per queste due delicate condizioni e al tempo stesso per l’instaurarsi di uno stato infiammatorio sistemico – che riguarda cioè l’intero organismo. Dobbiamo inoltre immaginare il sistema linfatico come l’aspirapolvere del nostro corpo: tra i suoi compiti vi è infatti quello di drenare ed eliminare tossine, prodotti di scarto, fluidi in eccesso e agenti infiammatori da tutti gli organi e tessuti. |
Cosa fare dunque per favorire il lavoro del sistema linfatico in modo naturale e non invasivo?
- dedicare 5 minuti sotto la doccia all’alternanza del getto freddo-caldo, partendo dal piede e salendo fino all’addome – fino alla clavicola se siete “in vena” – prima su un lato del corpo e poi sull’altro
- includere nella propria “beauty routine” il dry brushing (spazzolatura a secco) ossia il “massaggio linfodrenante casalingo” da poter fare prima della doccia. Ve ne avevo parlato anche in passato e ne ribadisco l’efficacia. Vi raccomando di usare una spazzola idonea, come questa o questa
- valutare l’utilità di trattamenti mirati come il linfodrenaggio manuale (il metodo Vodder rimane sempre il mio preferito) o la pressoterapia sequenziale. Vi raccomando in tal senso di affidarvi ad un centro specializzato
- valutare l’utilizzo di calze elastiche compressive come quelle che si usano per i voli di lungo raggio
- ritagliarsi 10 minuti prima di cena e tenere le gambe sollevate sopra l’altezza del cuore. Io mi sdraio a terra sul tappetino da yoga, appoggio le gambe al muro e faccio piccoli cerchi con le caviglie prima in un senso e poi nell’altro
- sembra scontato ma ribadirlo non guasta: fare attività fisica e seguire un’alimentazione basata su alimenti veri, freschi e di stagione. Non mi dilungo su questo punto ma sappiate che se trascurate questo aspetto non avrà molto senso mettere in pratica tutti gli altri consigli
- usare gli integratori giusti! Anche in questo caso è opportuno personalizzare, ma tra i principi attivi più indicati posso senza dubbio consigliarvi la Castanea Vesca, la linfa di Betulla o un integratore misto che contenga rusco, centella, ippocastano, castanea e tarassaco come il Cell K+ (vi ricordo sempre il codice sconto DssaWandaRizza su www.fitosofia.com)
TIP#2 –Â Cosa non mangiare a cena
Nella scorsa NutriLetter vi ho parlato degli abbinamenti da evitare a tavola per ottimizzare la digestione e prevenire disturbi come gonfiore e distensione addominale. Come anticipato volevo completare il discorso dicendovi quali alimenti sarebbe meglio non mangiare a cena per favorire un sonno di prima qualitĂ prevenendo reflusso gastrico, pesantezza e risvegli notturni, aumentando di conseguenza la % di Deep Sleep.Â
Vediamoli subito:
- carne rossa – è tra i cibi che richiedono un maggior impegno digestivo e dunque sarebbe meglio riservarne il consumo al pranzo. Fanno eccezione tartare e cotture molto brevi (straccetti, macinato in padella, etc.)
- formaggi stagionati – hanno un effetto attivante per via del contenuto in tiramina, un aminoacido che può interferire con la produzione degli ormoni serali responsabili dell’addormentamento
- insaccati e affettati – da limitare in generale, hanno l’ulteriore difetto della lunga digeribilità (soprattutto i “cotti” come prosciutto, petto di tacchino, etc.) e dell’elevato contenuto in sodio, altra molecola che attiva il nostro sistema nervoso
- frittate e uova sode: si tratta dei metodi di cottura delle uova piĂą lunghi e pertanto meno digeribili (maggiore è il tempo di cottura maggiore la denaturazione proteica – questo vale per tutti gli alimenti). La sera prediligete uova strapazzate, in camicia o alla coque
- dolci: i motivi per limitarli a cena sono infiniti! Apportano zuccheri extra che vengono facilmente stoccati sotto forma di grasso, hanno un effetto attivante sul sistema nervoso, possono favorire un aumento della glicemia media – soprattutto se consumati spesso – e complicano la digestione in generale. Riservateli a una colazione post-allenamento o a un pranzo libero
- alcolici: la digestione dell’alcool impegna il fegato come pochi altri nutrienti, dunque vi raccomando di non abusarne. Un bicchiere di vino di qualità potrebbe non darvi alcun fastidio, di più rischia di rovinarvi la nottata. Per non parlare dei superalcolici: che si tratti di limoncello, amaro o grappa vi assicuro che fanno tutto fuorché favorire la digestione!
Naturalmente ognuno ha le proprie esigenze familiari e lavorative e non sempre è possibile evitare determinati alimenti per motivi di praticità e tempo a disposizione. Imparare quali sono le alternative più salutari e compatibili vi aiuterà ad instaurare abitudini sane e facili da mantenere nel tempo.
L’eccezione non ucciderà mai nessuno, il problema è quando le eccezioni diventano frequenti o quotidiane mettendo a dura prova la nostra salute.
Concludo la newsletter di oggi segnalandovi un ristorante libanese che mi è piaciuto particolarmente aperto a Milano da pochi mesi: si tratta di Mezè e si trova in zona Risorgimento.
In health,
Wanda