NutriLetter#32 🌸 Risveglio e depurazione: benvenuta primavera!
Bentrovati miei cari lettori,
mi auguro che l’aria di primavera non vi stia facendo sentire fiacchi e intorpiditi.
Al contrario, vorrei che le parole d’ordine della stagione in cui si esce dal letargo fossero per tutti “risveglio e depurazione”.
Vediamo subito in che modo.
TIP#1 – Risveglio e depurazione
Risveglio dal torpore invernale sotto diversi aspetti:
- dopo il recente cambio dell’ora il ritmo circadiano ha bisogno di riallinearsi: vi consiglio di fare una passeggiata all’aperto appena svegli e, perché no, un secondo giro prima di cena approfittando delle ore di luce in più
- anche se fa buio più tardi dovreste andare a letto ed alzarvi sempre alla stessa ora: questa abitudine è molto più funzionale per l’organismo e contribuisce a farci svegliare meno stanchi
- l’aumento delle temperature influenza la termoregolazione interna e la tiroide viene chiamata in causa: supportatela mangiando bene, facendo attività fisica e magari facendo un ciclo di integrazione a base di zinco e selenio o di alga spirulina (codice sconto 10% DssaWandaRizza)
Depurazione mente-corpo nel modo che più sentite vostro:
- fate qualche giorno di digiuno serale o cene leggere a base di verdura
- scegliete una settimana in cui astenervi del tutto da dolci, cibi confezionati e alcol
- mettete in pratica un “giorno detox” a settimana per tutto il mese – ormai sapete che per me il giorno detox coincide con il giorno di scarico proteo-glucidico
- seguite i giorni di digiuno lunare per i mesi di marzo, aprile e maggio
- fate la Dieta Mima Digiuno con il Kit ProLon (scrivendo un’email a ambulatorio@l-centre.it potrete ricevere uno sconto sul prezzo finale)
Qualsiasi strategia scegliate vi consiglio di abbinarla a qualche minuto quotidiano di journaling, respirazione, meditazione o stretching.
Vi esorto infine a non temporeggiare, la primavera non dura quanto vorremmo ed è questo il periodo migliore per ricaricare le batterie in vista dei mesi più caldi.
Prima agite e prima vi sentirete rigenerati, lucidi e leggeri.
TIP#2 – Supersapiens: il biosensore per scoprire tutto sulla glicemia
Ho finalmente ricevuto lo sconto richiesto tempo fa a Supersapiens di Abbott: è RIZZA10 ed è valido sul sito di Supersapiens per l’acquisto di un pacchetto da 5, 7 o 9 biosensori. Ogni sensore dura 15 giorni e prendendone cinque potrete fare 75 giorni di monitoraggio, non necessariamente consecutivi.
A me questo sensore piace da matti perché usandolo ho potuto conoscere le variazioni della risposta glicemica in diversi momenti – della giornata, del ciclo, dell’anno – e soprattutto mi ha aiutata a comprendere più a fondo come il mio corpo gestisce i carboidrati.
Un paio di esempi? Mangiare un piatto di pasta o un gelato post-attività fisica comporta un picco glicemico molto più basso rispetto all’assunzione “a riposo”.
Lo stesso accade mangiando la verdura prima dei carboidrati o aggiungendo aceto (di vino o di mele, NON balsamico!) al pasto.
La frutta a fine pasto aumenta nettamente la glicemia post-prandiale, sembra scontato ma non tutti hanno la stessa risposta glicemica ed anche un frutto piccolo può dare esiti inaspettati.
Consiglio da tempo questo device a sportivi, pazienti insulino-resistenti, donne che dichiarano “un problema di dipendenza con lo zucchero” e persone che vogliono saperne di più. Ognuno di noi ha una diversa “tolleranza glucidica” e conoscerla è utilissimo per esser sicuri di consumare i carboidrati nel modo più corretto e funzionale possibile.
Il costo di questi dispositivi è ahimé ancora alto, lo riconosco, ma si tratta di un investimento per la salute a lungo termine – del resto non è necessario tenere i sensori a vita, basta monitorare per brevi periodi così da imparare a gestire i carboidrati in autonomia.
TIP#3 – Gli abbinamenti da non fare a tavola
Non digerite bene o vi si gonfia la pancia dopo i pasti?
Andate a dormire e avvertite un peso sullo stomaco?
Potrebbe trattarsi di un cattivo abbinamento che fate a tavola o di alimenti o modalità di cottura che sarebbe meglio evitare a cena.
Anche se non avete nessun problema di questo tipo sappiate che le combinazioni alimentari errate fanno fare doppia fatica al vostro organismo nel processare ed assimilare i nutrienti – e questo a livello metabolico si può tradurre in un’aumentata produzione di grasso di deposito.
Vediamo insieme gli abbinamenti che è meglio evitare o perlomeno riservare ad un pasto libero:
- Carne e formaggio: sia insieme (es. burger con formaggio fuso) sia separati ma consumati nello stesso pasto (es. parmigiano o pecorino spizzicati prima o dopo un pasto a base di carne)
- Prosciutto e mozzarella: si tratta sempre di carne e formaggio! Anche se è un tipico antipasto italiano sappiate che le caseine (proteine) della mozzarella intrappolano le proteine del prosciutto impedendone la pre-digestione nello stomaco. Questo prolunga la digestione a livello intestinale con conseguenti fenomeni di fermentazione e produzione di gas
- Carne e legumi: si tratta di alimenti ricchi di proteine diversissime tra loro, che prevedono l’azione di enzimi diversi e dunque un processo digestivo lungo e laborioso se mangiati insieme. Senza contare che fibra e fitati dei legumi possono ulteriormente complicare le cose
- Pasta/riso/cereali in generale e tuberi: in questo caso la digestione si allunga perché si tratta di carboidrati diversi tra loro. Ogni cereale ha le sue caratteristiche ed è opportuno mangiarne un tipo alla volta. Inoltre la concomitanza di carboidrati diversi nello stesso pasto determina un aumento spropositato della glicemia post-prandiale (mai sentito parlare di carico glicemico?)
- Pasta, dolci, frutta e alcol nello stesso pasto: va da sé che un mix del genere equivale ad un’iniezione di carboidrati di ogni sorta (amidi, zuccheri semplici, zuccheri raffinati e zuccheri delle bevande alcoliche) che impegnerà fegato e intestino come minimo per qualche ora, regalandovi al contempo letargia, sonnolenza e distensione addominale. Volete fare un’eccezione? Sceglietene due su quattro e dosate bene le porzioni!
La prossima volta vi dirò anche cosa è meglio non mangiare a cena, nel frattempo se volete prevenire intoppi e rallentamenti digestivi raccomando di ridurre al minimo questi abbinamenti. Quando proprio non potete evitarli vi consiglio di assumere 1 cp di enzimi digestivi durante o subito dopo il pasto.
Anche per stavolta è tutto, vi auguro una primavera piena di energia oltre a qualche giorno di divertimento e svago per Pasqua.
In health,
Wanda