NutriLetter#13 – Qualità del sonno e News d’autunno
Bentrovati cari lettori,
spero le vostre ferie siano state rigeneranti.
A me lo stacco dalla routine ha permesso di fare un importante brainstorming per i mesi futuri.
Del resto creatività e intuizioni vengono a galla quando premiamo il tasto “pausa” e concediamo un po’ di respiro al nostro cervello e al nostro corpo.
Cambiando setting e abitudini si diventa inoltre più ricettivi agli stimoli e si abbassa la soglia dello stress cronico il cui superamento è stato di recente associato al rischio di burnout (esaurimento, crollo psicofisico) e ufficialmente riconosciuto dall’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità.
TIP#1
Con molti di voi mi ritrovo spesso ad affrontare l’argomento stress, ed uno dei fattori più importanti per gestirlo è la qualità del sonno. Ne ho parlato in occasione del videocorso Mind the gut e ne parlerò ancora, ma oggi voglio soffermarmi sul concetto di “buona nottata di sonno”.
Che significa?
Non basta contare quante ore si dorme, è necessario valutare la qualità del riposo notturno con specifici dati alla mano.
In particolare sarebbe ottimale dormire 7-8 ore (senza risvegli) così suddivise:
- 25-30% Deep Sleep
- 45-50% Light Sleep
- 20-25% REM Sleep
Ciascuna di queste fasi è di fondamentale importanza e spesso basta ottimizzarne una per recuperare l’equilibrio delle altre. Solo così l’organismo può completare le numerose reazioni metaboliche e ormonali che possono aver luogo solo quando si dorme.
Questo discorso è importante tanto nel breve quanto nel lungo periodo, poiché la deprivazione cronica di sonno – intesa anche come scarsa qualità – può esporre a diversi squilibri di carattere metabolico.
Se non avete un dispositivo che possa tracciare il vostro sonno vi consiglio l’OURA Ring, il mio strumento di biohacking preferito. OURA monitora tutti i parametri relativi al sonno e fornisce altre utili informazioni su coerenza cardiaca (HRV), respiro, temperatura corporea, etc..
Non mi addentro nei dettagli tecnici, vi dico solo che negli ultimi tre anni mi ha permesso di migliorare in modo netto la qualità del riposo notturno e di gestire il livello di stress.
Come se non bastasse OURA è incredibilmente affidabile in merito al ciclo mestruale poiché misura le variazioni di temperatura interna e dunque permette di identificare il giorno esatto in cui avviene l’ovulazione o arriva il flusso.
Lo trovate sul sito www.ouraring.com
TIP #2
L’offerta di bevande vegetali è sempre più ampia, ma anche in questo caso dobbiamo stare attenti a quali scegliere e leggere sempre le etichette.
Io vi consiglio quelle di cocco, mandorle o nocciole, mentre non sono una fan di quelle a base di riso, soia e i vari mix.
Il latte d’avena? Sì, ma tenendo conto del maggiore apporto di zuccheri rispetto alle altre bevande sopra citate.
Vi raccomando di:
- scegliere esclusivamente bevande senza zuccheri aggiunti (inclusi zucchero di canna, succo d’uva, sciroppo d’agave, etc.)
- controllare in etichetta l’assenza di oli vegetali e conservanti vari (ok sale marino, gomma di guar e tra gli oli solo quello di girasole spremuto a freddo)
- provare diverse marche per trovare il sapore che più gradite. Le mie preferite sono Isola Bio, Provamel e Finestra sul Cielo. Su siti come Sorgentenatura e Macrolibrarsi trovate spesso offerte molto vantaggiose
Per oggi è tutto, concludo condividendo alcuni miei progetti per l’autunno:
- la realizzazione di nuovi webinar (a questo link l’evento del 1 Ottobre “Nutrire la Longevità”)
- l’introduzione di un software online per la prenotazione delle visite
- la creazione di piani nutrizionali personalizzati in base alle fasi del ciclo mestruale
Vi segnalo infine che a partire da Ottobre sarà attivo il mio nuovo servizio di coaching online: incontri per piccoli gruppi durante i quali risponderò ai vostri dubbi e curiosità e sarà possibile approfondire argomenti come digiuno, ottimizzazione del ciclo, alimentazione in menopausa e molto altro.
Buon Settembre a tutti voi!
In health,
Wanda